– Ventuno allievi espongono con il maestro Bernardo Ariatta nella suggestiva cornice del Centro Culturale
La Canonica di Novara a due passi dal Duomo nell’effervescente città piemontese.
Insolita collettiva quella che sarà inaugurata venerdì 1 maggio alle ore
17 nel cuore del capoluogo gaudenziano, in vicolo Canonica 3. Protagonista Bernardo Ariatta, pittore iperrealista, in
arte ARBE, e i suoi 21 allievi di tutte le età, dai 14 ai 80 anni.
“Siamo orgogliosi di ospitare questa iniziativa – spiega la presidente del Centro Culturale La
Canonica Rossella Lombardi – in quanto Ariatta ha collezionato molteplici riconoscimenti, è tra i
più fini iperrealisti italiani e tra i migliori artisti che rappresentano l’arte contemporanea”.
Il maestro Bernardo Ariatta, già ospite l’anno scorso del centro culturale La Canonica, insegna pittura nel suo
studio privato di San Martino di Trecate e con i suoi allievi, alcuni dei quali alle prime armi nel panorama dell’arte, ha
deciso di dar vita a questo singolare evento, che rimarrà allestito solo per pochi giorni, fino al
prossimo 4 maggio 2015.
Tutorial passo a passo
Fasi di esecuzione di un ritratto iperrealista, dipinto a olio con colori extrafini professionali Old Holland
Titolo : “Il tempo non scalfisce l’anima”
olio su tela (oil on canvas)
misure: 60x50cm. – anno esecuzione 2019 – disponibile.
Dipingere un ritratto iperrealista, è un’emozione grande, specialmente quello di un anziano, significa entrare in uno stato vibrazionale pazzesco, in questo caso ho cercato di entrare in sintonia con l’#anima della persona ritratta, scavalcando la corazza #rugosa e piena di solchi che il #tempo di conseguenza ci propone, logorando e modificandone l’aspetto.
Se vuoi imparare a dipingere un ritratto in stile realista o iperrealista, contattami, visita la mia pagina :i mie corsi di pittura
Bernardo Ariatta non è solo un pittore iperrealista che ama condividere la propria passione artistica con i suoi acquirenti, ma ama diffonderla grazie alla sua scuola di pittura facendo crescere tecnicamente e professionalmente i propri allievi.
Così Federica Mingozzi inizia, dialogando, la trasmissione “Incontro con l’arte” sull’emittente televisiva di Video Novara. La brava conduttrice, organizzatrice anche di eventi artistici, intervista il pittore iperrrealista italiano Bernardo Ariatta e la sua valida allieva, la pittrice Giannina Gobatto.
Quella pratica antica, che si basava sulla trasmissione diretta del sapere attraverso un rapporto diretto e insostituibile del maestro con i propri allievi, viene ancora applicata da Bernardo Ariatta nella conduzione della sua scuola di pittura.
L’esposizione mette in luce come questo passaggio sia avvenuto e avvenga per gradi, anche se, è cosa molto nota, alla base dell’attività artistica non può esserci solo l’apprendimento tecnico: sono elementi invisibili ma fondamentali ed insostituibili anche l’istinto e la disponibilità personale a mettersi in gioco, a confrontarsi con il maestro e con i compagni di avventura. È una tipologia di insegnamento – e Bernardo Ariatta lo sa bene – che si basa oltre che sulla capacità operativa del maestro anche, e con valenza parallela, sull’attenta amministrazione degli stimoli che caratterizzano il gruppo di lavoro, in cui convivono umiltà, disponibilità verso un rapporto critico costruttivo e competitività.
La mostra che qui viene presentata è uno degli elementi che caratterizzano la pratica didattica di Bernardo Ariatta, è lo strumento attraverso il quale gli artisti che presso di lui si perfezionano possono trovare opportunità di confronto esterno, situazione difficile da approcciare ma che, a chiusura avvenuta, permetterà a maestro e allievi di proseguire nel percorso intrapreso con qualche maggiore certezza.
L’omogeneità cha a prima vista sembra caratterizzare i dipinti esposti non deve ingannare: ogni artista ha applicato gli insegnamenti ricevuti operando all’interno della propria visione del mondo, in un rapporto privata e intimo con la realtà, espresso attraverso la scelta dei soggetti e della modalità operativa. Non una sola raffigurazione iperrealista ma undici, tutte diverse e complementari, ricondotte all’unità dalla presenza della pittura del maestro.
Le opere esposte sono esempi spettacolari di precisione tecnica, intensità emotiva e vitalità contemporanea, che trovano il punto di forza nella bellezza dei colori e delle forme di oggetti, fiori, frutti, ambienti aperti su laghi e città, volti di anziani e bambini indagati nella loro purezza o nelle loro fragilità, raffigurati da ciascun artista in base alla propria sensibilità e alle abilità pittoriche conseguite.
La rassegna è aperta dal maestro, con i suoi dipinti intessuti di riflessi luminosi e di rifrangenze specchianti.
A queste seguono, in una segnalazione che risponde all’ordine alfabetico, le immagini di una natura incontaminata di Virginia De Zordo; i fiori immersi nella luce di Patrizia Duelli; le relazioni formali, cromatiche e concettuali fra i giovani e gli animali proposte da Mirella Gelmetti; i ritratti partecipati nel profondo di Giannina Gobatto; quelli dedicati a personaggi famosi di Andrea Martignoni; le motociclette di Angelo Perrone; i ritratti di bambini dagli sguardi penetranti e indagatori di Rita Chiara Serra; la poliedrica varietà di soggetti di Antonella Sivaglieri; la pittura degli affetti di Stefania Tornese; i paesaggi riservati e intimi di Germana Turrato. E, ancora, raffigurati quasi da tutti, le composizioni di frutta definite con precisione assoluta fin nei più minuti particolari, così intriganti e colorate da suscitare nell’osservatore ammirazione, stupore e meraviglia.
Emiliana Mongiat
opere esposte al Broletto di Novara
Complesso Monumentale del Broletto – Sala Accademia – Via Fratelli Rosselli, 20 – 28100 Novara
dal 26 maggio al 03 giugno 2018
sabato 26 maggio 2018 dalle ore 18.00
da martedì a venerdì 9.00/12.30 – 14.00/19.00
sabato e domenica 10.00/19.00